Hotel La Ninfa

Montale

Camera Matrimoniale Classic

Le nostre Classic sono locate sia al primo che al secondo piano dell’hotel. Presentano tutte affacci suggestivi, alcune sul fiume e sul Casinò di Ponte a Serraglio, ed altre su particolari caratteristici del territorio. Sono tutte dotate di aria condizionata, armadio con all’interno minibar e cassaforte, scrittoio, bollitore e set per la preparazione di the e caffè, telefono, TV a schermo piatto, ampio bagno con cabina doccia e asciugacapelli. La prima colazione, il servizio wi-fi e l’uso di ciabattine sono inclusi nel prezzo. 

Le nostre cinque camere Classic sono dedicate a personaggi illustri: Elisa Bonaparte, Maria Louise, Michel de Montaigne, Eugenio Montale e Giovanni Pascoli, ciascuna con il proprio fascino unico che rende omaggio alla loro eredità culturale.

Servizi

  • IconLetto Matrimoniale
  • IconScrittoio
  • IconWi Fi
  • IconAria Condizionata
  • IconTelefono
  • IconTv con servizi Streaming
  • IconBollitore
  • IconCassaforte
  • IconColazione inclusa
  • IconMinibar

Eugenio Montale

Eugenio Montale (Genova, 12 ottobre 1896 - Milano, 12 settembre 1981) è stato un poeta, scrittore, traduttore e giornalista italiano, considerato uno dei più grandi poeti del Novecento. La sua prima raccolta, Ossi di seppia (1925), esprime il "male di vivere" attraverso una poetica negativa, approfondita nelle Occasioni (1939), con una maggiore attenzione agli oggetti come rivelazioni momentanee. Dopo La bufera e altro (1956), Montale si dedicò alla critica musicale e letteraria.

Durante la sua vita ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui tre lauree honoris causa, il titolo di Senatore a vita nel 1967 e il Premio Nobel per la letteratura nel 1975, per la sua "poetica distinta che ha interpretato i valori umani senza illusioni".

Nel 1933, durante una visita a Bagni di Lucca, Montale compose una poesia dedicata alla località, pubblicata su Italia Letteraria. In Bagni di Lucca, descrive un paesaggio autunnale che, attraverso immagini come il tonfo dei marroni e il gemito del torrente, evoca il passaggio del tempo e l'idea della morte.

BAGNI DI LUCCA
Fra il tonfo dei marroni
e il gemito del torrente
che uniscono i loro suoni
èsita il cuore.
Precoce inverno, che borea

abbrividisce. M’affaccio
sul ciglio che scioglie l’albore
del giorno nel ghiaccio.

Marmi, rameggi –

e ad uno scrollo giù
foglie a èlice, a freccia,
nel fossato.

Passa l’ultima greggia nella nebbia
del suo fiato.

Le altre camere