Dante
Junior Suite
La Junior Suite Dante caratterizzata dall’intenso colore rosso, situata al primo piano del nostro hotel, è dedicata al sommo poeta Dante Alighieri, il cui vissuto si lega alla cittadina di Bagni di Lucca. Si caratterizza per ampie dimensioni, un suggestivo letto a baldacchino e finestre luminose con visuali ed affacci suggestivi. Ha un ampio bagno con doccia e asciugacapelli. È dotata di aria condizionata, TV a schermo piatto con servizi streaming, telefono, poltrona letto, scrittoio, bollitore e set per la preparazione di the e caffè, minibar e cassaforte. La prima colazione, il servizio wi-fi e l’uso di accappatoi e ciabattine sono inclusi nel prezzo.Servizi
- Letto Matrimoniale
- Scrittoio
- Wi Fi
- Aria Condizionata
- Telefono
- Tv con servizi Streaming
- Bollitore
- Cassaforte
- Colazione inclusa
- Minibar
Dante Alighieri
Dante Alighieri, nato a Firenze tra maggio e giugno del 1265 e morto a Ravenna nel settembre del 1321, è considerato il padre della lingua italiana. La sua opera più famosa, la Divina Commedia, è universalmente riconosciuta come uno dei più grandi capolavori della letteratura mondiale. Oltre ad essere un poeta, Dante fu anche un importante teorico politico e filosofo. Membro del Consiglio dei Cento e Priore del Comune di Firenze, Dante segnò profondamente la letteratura e la cultura occidentale con le sue riflessioni sull'etica e la morale umana, soprattutto attraverso l'allegoria della salvezza umana nella Commedia. Le sue spoglie sono conservate a Ravenna, e la sua figura è diventata simbolo dell'identità nazionale italiana.
Sebbene non ci siano prove storiche definitive, la tradizione di Bagni di Lucca celebra il possibile legame tra Dante e la cittadina termale. Si narra che, durante il suo esilio, il poeta passò da Montefegatesi, frazione di Bagni di Lucca, per sfuggire ai sicari fiorentini. Si racconta che l'Orrido di Botri, una località vicina, lo abbia ispirato nella descrizione dell'Inferno. In omaggio al "Sommo Poeta", gli abitanti di Montefegatesi commissionarono una statua nel 1908, opera dello scultore lucchese Francesco Petroni, che domina il paesaggio montano e simboleggia la sete di conoscenza e la dedizione alla letteratura classica.